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Dottore, mi sente? Cosa aspettarsi (e cosa richiedere) dalla visita ginecologica

Aggiornamento: 24 ott 2019



La prima visita da qualsiasi medico, si sa, è sempre un po’ più approfondita delle successive: durante il primo incontro ci si conosce, il medico fa domande sulla storia della famiglia, su patologie passate e attuali e sui motivi che ci hanno portato alla visita stessa. Nelle successive visite tutti questi punti saranno già stati affrontati e ci si concentrerà sulle problematiche di quel momento; tuttavia, ogni visita prevede alcuni punti che devono essere sempre affrontati.


La visita dal ginecologo o dalla ginecologa è sicuramente diversa nel caso in cui si tratti del tuo medico di fiducia rispetto a un medico che ancora non ti conosce e che ha a disposizione solo i dati scritti su una cartella. Qualora sia una persona fidata che ti ha già visitat* diverse volte, non sarà necessario ogni volta rivalutare le tue condizioni cliniche ed eventuali terapie, a meno che non sia tu ad aver bisogno di chiarimenti o che non siano comparsi nuovi sintomi. Quando invece il medico ti vede per la prima volta (anche se non si tratta della tua prima visita in assoluto) è bene rivedere insieme i dati presenti nella tua cartella per confermare che siano corretti, spiegare al medico quali sono le problematiche principali e eventuali terapie che assumi (non soltanto quelle ginecologiche!). Questo consentirà al/la professionista di avere una visione più chiara delle tue condizioni e di capire al meglio quali siano i problemi, cosa che non è sempre facile soltanto leggendo dei dati scritti su un foglio, ma che diventa più chiara quando si comunica apertamente.

In questa fase è fondamentale riportare al medico i motivi della visita e prepararsi a rispondere ad alcune domande che di solito vengono poste.

Quali sono le informazioni che il medico potrebbe richiedere (soprattutto a una prima visita)?

  • Data dell’ultima mestruazione e regolarità/irregolarità del ciclo mestruale;

  • Frequenza dei rapporti sessuali, a rischio e non

  • Storia delle tue gravidanze e se c’è la possibilità che ce ne sia una in corso;

  • Presenza di sintomi che ti generano fastidio (perdite di sangue a metà del ciclo, bruciore, perdite vaginali, alterazioni dell’odore, dolore durante i rapporti sessuali o il ciclo, sintomi dati dall’assunzione di terapia contraccettiva…)

  • Assunzione di farmaci (non solo ginecologici);

  • Eventuali patologie;

  • Patologie dei tuoi genitori o nonni.

La sincerità nei confronti del medico è importantissima perché permette di effettuare una diagnosi corretta e impostare la giusta terapia: tutti i medici sono sottoposti al segreto professionale e hanno il divieto assoluto di rivelare informazioni riguardo i propri pazienti, di conseguenza nulla di quello che dirai verrà riferito ad altre persone.


Quello che sempre dovrebbe avvenire (ad eccezione di casi particolari) è l’esame obiettivo ginecologico. Sarai invitat* a togliere la biancheria intima e posizionarti sul lettino in posizione ginecologica, cioè con le gambe divaricate e poggiate sugli appositi supporti alla fine del letto.


La visita si compone di un esame esterno, in cui semplicemente si valutano i genitali esterni per identificare eventuali anomalie, effettuando anche una palpazione degli stessi e dei linfonodi presenti a livello inguinale. Questa fase sarà seguita da un esame interno (soltanto nelle pazienti che hanno già avuto rapporti). L’esame interno viene di solito effettuato con lo speculum, uno strumento che viene inserito in vagina e dilatandosi permette di osservare l’interno del canale; in questa fase il ginecologo potrebbe prelevare un tampone per effettuare il Pap test, che permette di diagnosticare un’eventuale infezione da Papilloma Virus. Oltre a utilizzare lo speculum il medico potrà effettuare un esame manuale, inserendo le dita in vagina per valutare lo stato della cervice. In alcuni casi la palpazione è bimanuale, con due dita inserite in vagina e una mano a premere sulla pancia per valutare utero e ovaie.

Se necessario, l’esame può essere completato dall’esecuzione di un’ecografia transvaginale; se non viene effettuata chiedi al tuo medico come mai e ti spiegherà le ragioni della sua scelta.

Tutti questi esami (tranne in caso di particolari patologie) non sono dolorosi ma potrebbero generare una sensazione di fastidio. E’ fondamentale per questo rilassarsi il più possibile e avere con il proprio medico un rapporto di fiducia che consenta alla visita di procedere con la massima tranquillità. Nel caso provassi forte fastidio (o dolore, anche se avviene raramente) riferiscilo al tuo medico e chiedi eventualmente un attimo di pausa per vivere l’esame nelle migliori condizioni.


Nelle donne che non hanno ancora avuto rapporti potrebbe non essere effettuato, se non necessario, un esame interno; qualora fosse invece indicato il medico utilizzerà strumenti appositi e sarà estremamente delicato. In alcuni casi, se indicato, potrebbe essere effettuato l’esame per via rettale.


La visita si può concludere, soprattutto nelle donne di età superiore ai 35 anni, con la valutazione senologica. La palpazione del seno dovrebbe essere effettuata anche da sole a casa almeno una volta al mese come prevenzione del tumore al seno; la visita ginecologica è però il momento giusto per chiedere anche al tuo medico di effettuarla, in modo da avere un controllo aggiuntivo!


L’esame ginecologico non richiede nessun tipo di preparazione se non una corretta igiene intima. Non è necessario depilarsi se non lo si desidera, l’esame può essere svolto senza intoppi in ogni caso!



Cosa richiedere al tuo medico?

Che ti ascolti. Nella prima parte della visita compito del medico è ascoltare, comprendere i tuoi dubbi, i tuoi sintomi e i tuoi timori. Assicurati di avere il tempo sufficiente per spiegare con chiarezza tutti i motivi che ti portano alla visita e quali sono i problemi che stai vivendo.

Che risponda alle tue domande. I medici non hanno sempre tutte le risposte ma è importante che tu ponga tutte le domande: il tuo medico potrebbe non saperti rispondere sul momento ma sicuramente si informerà e troverà le possibili soluzioni al problema. Non lasciare l’ambulatorio con dubbi che ti ronzano nella testa: il medico è lì per prendersi cura di te!

Che sia educato e ti faccia sentire a tuo agio. La visita ginecologica, più di altre visite, è un momento molto intimo ed è importante che tu sia a tuo agio e sia messa nelle condizioni migliori di rispetto e privacy per affrontare questo momento.

Ricorda sempre che qualora tu non ti sentissi a tuo agio con un medico puoi sceglierne un altro! La salute è la tua!



Questo articolo ti è stato utile? Hai qualche domanda aggiuntiva o vuoi qualche spiegazione in più? Siamo a tua disposizione, scrivici nei commenti qui sotto cosa ne pensi e qualsiasi dubbio in merito!


Il team di Icaroe


Fonti:

ACOG - America College Of Obstretricians and Gynecologists

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