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La Guardia Medica come nessuno ve l'ha spiegata

È una tranquilla e soleggiata domenica, avevi in programma di rilassarti e goderti il weekend in serenità ma i tuoi felici piani vengono minacciati da un fastidiosissimo bruciore a urinare che non ne vuole sapere di andarsene! Che fare? Beh, se fosse un giorno come un altro ti rivolgeresti sicuramente al/la tuo medico/a di famiglia… ma è Domenica e purtroppo non è possibile! In queste situazioni andare in Pronto Soccorso non è la scelta migliore, lunghe attese perché ci sono molti casi più urgenti e gravi che verrebbero visitati prima... e chi ha voglia di passare tutta la giornata in sala d’attesa?


Per fortuna in tuo soccorso arriva lei, la Guardia Medica! O, per meglio dire, il Servizio di Continuità Assistenziale.


Cosa è il Servizio di Continuità Assistenziale?

Il Medico di Medicina Generale e il Pediatra di Libera Scelta (il Pediatra di Base, per capirci) non sono servizi di emergenza e quindi potrebbero non garantire l’assistenza dopo le 20 nei giorni feriali e dopo le 14 in quelli festivi. In loro assenza viene garantita l’assistenza medica per le situazioni NON di emergenza dalla Guardia Medica, che è disponibile tutti i giorni dalle 20 alle 8 e dalle 20 del venerdì per tutto il weekend fino alle 8 del lunedì mattina.

Quindi in sostanza per tutti i problemi che non possono aspettare la notte o la fine del weekend ma che non richiedono una visita in Pronto Soccorso potete rivolgervi alla Guardia Medica.


Chi può accedere al servizio e quanto costa?

Il servizio di continuità assistenziale è rivolto a tutti i cittadini residenti ed è completamente gratuito, esattamente come le visite del proprio medico di medicina generale.

Se vi rivolgete alla Guardia Medica al di fuori della vostra regione di residenza invece dovrete effettuare un pagamento all’ASL di riferimento di 25 euro, con le modalità che vengono decise da ogni ASL e che vi verranno comunicate al termine della visita.

Non è necessario portare con sé alcun documento per effettuare la visita.


Come funziona la Guardia Medica?

È possibile accedere al servizio in tre modi:

  • recandosi direttamente all’ambulatorio negli orari di visita;

  • chiamando e consultando il dottore o la dottoressa telefonicamente;

  • richiedendo una visita a domicilio.


Per richiedere la visita domiciliare sarà necessario comunicare il proprio nome e cognome, l’indirizzo, il numero di telefono a cui poter chiamare ed eventuali altre informazioni necessarie per raggiungere l’abitazione.

Il medico di turno per i casi di emergenza/urgenza è tenuto a intervenire nel più breve tempo possibile e le chiamate sono registrate e tenute agli atti.

Non sempre però il medico è tenuto a recarsi al domicilio del paziente: in caso non ritenga il paziente di gravità tale da abbandonare la postazione per effettuare una visita a domicilio, potrà richiedere al paziente stesso di recarsi in ambulatorio per una visita, se questo non è impossibilitato a spostarsi. Nel caso in cui il medico debba assentarsi per una visita urgente l’ambulatorio resterà chiuso per il tempo necessario.

Al termine della visita la Guardia Medica rilascerà un modulo informativo per il vostro medico di famiglia o pediatra di libera scelta, su cui indica la diagnosi sospetta o certa, la terapia ed eventuali altre informazioni utili.


Quando rivolgersi alla Guardia Medica?

La Guardia Medica non è un sostituito del Pronto Soccorso né del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di libera scelta. È un servizio che garantisce assistenza per situazioni che non richiedono una visita al Pronto Soccorso ma che non possono nemmeno aspettare l’indomani o la fine del weekend. Rivolgervi alla guardia medica per una condizione che richiede una visita in Pronto Soccorso vi farà soltanto perdere tempo, perché una volta visitati dalla Guardia Medica, essa stessa vi riinvierà al Pronto Soccorso. Per scoprire come funziona il Pronto Soccorso restate con noi e leggete il prossimo articolo!

Alcuni esempi di motivi per cui rivolgersi alla guardia medica sono:

  • congiuntivite dolorosa;

  • eritema solare;

  • infezioni delle vie urinarie;

  • gastrite acuta;

  • vomito e nausea;

  • dolori articolari;

  • dolori muscolari;

in generale tutte quelle situazioni urgenti e che non possono attendere per cui vi rivolgereste normalmente al vostro medico di famiglia.


È invece meglio NON rivolgersi alla Guardia Medica per:

  • dolore addominale grave;

  • dolore toracico che sospettate essere di origine cardiaca;

  • ferite che richiedono medicazioni e suture;

  • prescrizione di farmaci in terapia cronica non salvavita (es. prescrizione antiipertensivi)

  • effettuare iniezione di farmaci;

  • febbre che non passa nonostante la terapia;

  • tosse persistente nonostante la terapia;

  • in generale per tutte le situazioni di gravità tale da rivolgersi al Pronto Soccorso e per le situazioni che possono attendere l’apertura dell’ambulatorio del proprio medico

Cosa può fare la Guardia Medica e cosa no?

La guardia medica può:

  • effettuare visite domiciliari;

  • prescrivere farmaci per una terapia d'urgenza e per un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore;

  • se strettamente necessario, può certificare l'assenza dal lavoro fino al rientro in servizio da parte del medico di base (e comunque per un massimo di tre giorni);

  • prescrivere farmaci in terapia cronica se questi sono salvavita (ad esempio gli anticoagulanti);

  • proporre il ricovero in ospedale urgente o attivare il servizio di emergenza e urgenza territoriale (112 o 118);

  • richiedere visite o esami urgenti.

Invece NON può:

  • erogare prestazioni infermieristiche come iniezioni intramuscolo o endovena prescritte da altri medici o sostituzione di catetere vescicale;

  • rilasciare ricette in terapie croniche non salvavita;

  • rilasciare certificati per attività sportiva, certificati per rientro scolastico, certificati di malattia a lavoratori non turnisti;

  • eseguire punti di sutura o rimozione di corpi estranei;

  • prescrivere esami o visite specialistiche;

  • prescrivere i ricoveri programmati (lo fa il medico di famiglia).


E la Guardia turistica?



Nei luoghi di particolare interesse turistico spesso le regioni costituiscono un servizio di assistenza stagionale riservato alle persone non residenti. A differenza della Guardia Medica, però, le prestazioni offerte dalla Guardia turistica sono in parte a carico dell’assistito. Questo significa che sarà necessario effettuare un pagamento.


Generalmente è previsto un ticket, dal costo differente a seconda della prestazione:

  • visite ambulatoriali (15/20 euro),

  • visite domiciliari (25 /30 euro),

  • prescrizioni di ricette (7,75 /10 euro).


La Guardia turistica è solitamente accessibile durante il giorno, nei giorni feriali, festivi e prefestivi. La presenza e la disponibilità della Guardia turistica in ogni caso dipende dalla Regione. La Guardia medica turistica può effettuare visite ambulatoriali e domiciliari, prescrizione di farmaci, richiesta di visite specialistiche, certificazioni mediche.

Dalle 20 in poi le prestazioni non urgenti sono comunque assicurate dalla presenza della normale Guardia Medica. In ogni caso per le situazioni di emergenza o urgenza è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso, chiamando il 112 o il 118 a seconda della Regione o recandosi direttamente presso l’Ospedale.


Per la visita dalla Guardia Medica turistica è necessario:

portare con sé la tessera sanitaria se cittadini italiani o la Tessera Europea di Assicurazione Malattia se cittadini stranieri comunitari equiparati (Unione Europea)

se cittadini extracomunitari provenienti da paesi con i quali siano state sottoscritte apposite convenzioni portare il documento comprovante il diritto a poter usufruire dell’assistenza sanitaria in Italia, in corso di validità;

se cittadini extracomunitari provenienti da paesi con i quali non esistono convenzioni specifiche,pagare per intero le prestazioni sanitarie richieste.


Se foste in vacanza ma non ci fosse un servizio di Guardia Medica turistica attiva, nelle ore in cui non è presente la Guardia Medica, ci si può rivolgere a un medico di famiglia ed essere visitati a pagamento (15 euro circa per visita ambulatoriale e 25 per domiciliare). È importante farsi rilasciare la ricevuta di pagamento, perché in alcune Regioni può essere rimborsata. Altrimenti andrà a far parte delle spese mediche detraibili dalla dichiarazione dei redditi.


Speriamo che questo articolo vi abbia chiarito qualche dubbio sul Servizio di Continuità Assistenziale, su quando rivolgersi a questo e quando al Pronto Soccorso e su come funzioni l’assistenza sanitaria al di fuori della propria regione. Se avete dei dubbi non esitate a contattarci su facebook o instagram o tramite la sezione contatti di questo sito! Come sempre siamo disponibili per parlare con voi di ogni tema riguardante la salute e il benessere!


Il Team di Icaroe



Fonti

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1 Comment


Elisabetta C. Pastitchina
Elisabetta C. Pastitchina
Dec 13, 2021

La guardia medica può rilasciare il sabato (a un turnista) un certificato di continuazione di malattia che copra sabato e domenica o necessariamente deve crearne uno ex novo?

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