La tiroide è una piccola ghiandola, dal diametro di circa 5 cm, situata nella parte anteriore del collo, davanti alla trachea. Le due metà della ghiandola, i lobi, sono connesse nella parte centrale (l’istmo), e le conferiscono così un caratteristico aspetto a "farfalla". Normalmente la tiroide non si vede e può essere a malapena palpata ma, se aumenta di dimensioni, il medico può individuarla facilmente alla palpazione.
Funzioni della tiroide
Nonostante le sue ridotte dimensioni, la tiroide svolge funzioni fondamentali per la nostra salute:
Secerne gli ormoni tiroidei che controllano le attività metaboliche e sono responsabili del corretto funzionamento di gran parte delle cellule dell'organismo
Regola lo sviluppo neuropsichico
Regola l'accrescimento corporeo, la funzione cardiovascolare
Regola il metabolismo, quel complesso di reazioni che permette agli organi di ottenere l'energia necessaria per svolgere correttamente le proprie funzioni
Regola la formazione e la crescita delle ossa
Influenza il tono dell'umore, la forza muscolare, la fertilità
La corretta funzionalità della ghiandola tiroidea e la produzione degli ormoni tiroidei sono garantite da un adeguato apporto nutrizionale di iodio, un elemento contenuto negli alimenti e nell’acqua, che viene quindi assorbito dalla tiroide e incorporato negli ormoni.
Gli ormoni tiroidei
Come già accennato, la tiroide ha l’importante compito di secernere ormoni fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo. Questi ormoni sono:
T4: tiroxina (anche detta tetraiodotironina).
T3: triiodotironina
Gli ormoni T4 (tetraiodotirosina o tiroxina) e T3 (triiodotirosina) regolano il metabolismo corporeo e sono necessari per la crescita e il normale sviluppo dell'organismo.
L’ormone T3 è l’ormone attivo ed ha come compito principale quello di regolare il metabolismo energetico dell’organismo.
Gli ormoni tiroidei collaborano anche con altri ormoni per controllare alcuni aspetti importanti quali lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l’accrescimento corporeo e la funzione sessuale.
Patologie
Ipertiroidismo
L'ipertiroidismo è un disordine associato all'iperfunzione della tiroide, cioè ad una eccessiva produzione di ormoni tiroidei; poiché gli ormoni tiroidei sono responsabili del controllo del metabolismo, l'ipertiroidismo causa un aumento di molte attività metaboliche nei tessuti periferici.
Sintomi e cause
La maggior parte dei soggetti affetti da ipertiroidismo presenta un ingrossamento della tiroide: l’intera ghiandola può risultare ingrossata o si possono formare dei noduli in alcune aree.
I sintomi dell’ipertiroidismo, indipendentemente dalla causa, sono correlati all’accelerazione delle funzioni corporee:
Aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna
Palpitazioni dovute ad alterazioni del ritmo cardiaco (aritmie)
Eccessiva sudorazione e vampate di calore
Tremori delle mani
Nervosismo e ansia
Disturbi del sonno
Perdita di peso
Frequenti evacuazioni intestinali, talvolta con diarrea
Nelle donne, alterazioni del ciclo mestruale
Le cause più comuni includono:
Malattia di Graves
Tiroidite
Noduli della tiroide
La malattia di Graves è una delle cause più comuni di ipertiroidismo ed è una patologia autoimmune. In una patologia autoimmune, il sistema immunitario del soggetto produce anticorpi che attaccano i tessuti dell’organismo stesso. Nella malattia di Graves, gli anticorpi stimolano la tiroide a lavorare più intensamente e a produrre, quindi, ormoni tiroidei in eccesso.
La tiroidite è un’infiammazione della tiroide, causata da un’infezione virale o da altre malattie che infiammano la tiroide. La tiroide infiammata rilascia ormoni in eccesso.
I noduli tiroidei sono neoformazioni che spesso derivano da una malattia genetica. Alcuni noduli rilasciano ormoni tiroidei.
Diagnosi
Di solito, il medico sospetta l’ipertiroidismo sulla base dei sintomi e dei risultati dell’esame obiettivo, tra cui l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Per confermare la diagnosi vengono utilizzati gli esami della funzionalità tiroidea, come esami del sangue o esami di diagnostica per immagini della tiroide.
Trattamento
Il trattamento dell’ipertiroidismo dipende dalla causa. Il medico tratterà il paziente con:
Farmaci, come i beta-bloccanti, per controllare i sintomi
Farmaci per impedire alla tiroide di produrre ormoni tiroidei
Talvolta, il medico deve impedire in modo permanente la produzione di ormoni da parte della tiroide e può arrestarne il funzionamento attraverso:
Un intervento chirurgico, che rimuove una parte o la totalità della tiroide
La somministrazione di alte dosi di iodio radioattivo, che distruggono la tiroide
Dopo l’intervento chirurgico o il trattamento con iodio radioattivo, sarà necessario assumere farmaci, sotto forma di pillole, che contengono ormoni tiroidei, poiché il corpo non sarà più in grado di produrli.
Ipotiroidismo
Si parla di ipotiroidismo quando la tiroide non produce una quantità di ormoni tiroidei adeguata al fabbisogno dell'organismo.
Sintomi e cause
La mancanza di ormoni tiroidei sufficienti causa il rallentamento delle funzioni dell’organismo, con conseguenti alterazioni dell’aspetto fisico, del modo di parlare o delle sensazioni avvertite da una persona.
I sintomi che interessano l’aspetto fisico o il modo di parlare di una persona possono includere:
Gonfiore degli occhi e del viso, palpebre cadenti
Capelli sottili, aridi e stopposi
Pelle ispessita, ruvida, secca, squamosa
Voce roca e linguaggio rallentato
I sintomi che interessano le sensazioni avvertite da una persona possono includere:
Stipsi
Tendenza a sentire sempre freddo
Formicolio o dolore alle mani
Battito cardiaco rallentato
Stato confusionale, amnesia (perdita di memoria) e depressione
Le cause dell’ipotiroidismo includono:
Intervento chirurgico o radioterapia per rimuovere la tiroide o bloccarne il funzionamento
Carenza di iodio
Problemi all’ipofisi
Nella tiroidite di Hashimoto, il sistema immunitario dell’organismo attacca erroneamente la tiroide. Questo tipo di malattia è definita una malattia autoimmune.
La carenza di iodio è rara nei Paesi moderni. La maggior parte dei Paesi aggiunge un po’ di iodio al sale, in modo che tutti ne assumano a sufficienza. Lo iodio è presente anche nel pesce. I soggetti in alcuni Paesi poveri lontani dal mare sono a rischio di non assumere abbastanza iodio.
L’ipofisi nel cervello produce un ormone chiamato TSH che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei. In presenza di un problema dell’ipofisi, è possibile non produrre TSH, con conseguente ipotiroidismo.
Diagnosi
Di solito, il medico sospetta l’ipotiroidismo sulla base dei sintomi e dei risultati dell’esame obiettivo.
Solitamente l’ipotiroidismo può essere diagnosticato con un semplice esame del sangue (il dosaggio del TSH: se la tiroide è ipoattiva, il livello di TSH è elevato) oppure con esami di diagnostica per immagini della tiroide.
Trattamento
L’ipotiroidismo si cura con l’assunzione di pillole di ormoni tiroidei.
Dopo la somministrazione iniziale delle pillole, il medico adatterà gradualmente la dose in base al livello di TSH. È importante parlare con il proprio medico dei farmaci che interferiscono con l’assorbimento degli ormoni tiroidei. Tali farmaci comprendono ferro, calcio e alcuni antiacidi.
Altre malattie tiroidee
Gozzo
Il gozzo è un aumento di volume della tiroide. Può essere uninodulare (interessa un’area) o multinodulare (interessa più aree) oppure può essere caratterizzato dall'ingrossamento diffuso di tutta la ghiandola. L'aumento di volume della tiroide può verificarsi sia in caso di ipertiroidismo, sia di ipotiroidismo e, talvolta, può rendere difficile deglutire o respirare.
Noduli tiroidei
La ghiandola tiroidea può essere interessata anche dalla formazione di noduli tiroidei. Il loro sviluppo è solitamente un fenomeno di natura benigna: spesso, questi piccoli grumi localizzati sulla tiroide, non alterano la sua funzionalità e non provocano alcun sintomo, ma necessitano di una valutazione diagnostica specifica, per escludere patologie tumorali o possibili disfunzioni future.
Tumori
Nella tiroide possono insorgere tumori sia benigni, sia maligni. I tumori tiroidei, salvo rare eccezioni, hanno spesso un andamento clinico benigno, pertanto possono essere controllati dalla terapia con ottimi risultati.
Come viene esaminata la tiroide
Gli esami della tiroide sono controlli diagnostici che servono a stabilire lo stato di salute della ghiandola tiroidea. I principali esami della tiroide sono: esami visivo e palpatorio, esami del sangue, esami di diagnostica per immagini.
L'esame visivo e l'esame palpatorio della tiroide sono le prime due valutazioni diagnostiche che i medici mettono in pratica quando sospettano una malattia della tiroide.
L'esame visivo si basa sulla semplice osservazione della tiroide; l'esame palpatorio, invece, consiste nella palpazione del collo, dove risiede la tiroide, in diversi modi e da diverse posizioni (da davanti e da dietro). Lo scopo è quello di individuare eventuali anomalie a carico della ghiandola tiroidea quali, per esempio, noduli e/o ingrossamenti.
Gli esami del sangue per la tiroide misurano il livello di:
Ormoni tiroidei
TSH (ormone che influenza direttamente l'attività della tiroide)
Un elevato livello di TSH di solito significa che non si hanno abbastanza ormoni tiroidei, mentre un livello molto basso di TSH di solito significa che se ne hanno troppi.
Gli esami di diagnostica per immagini comprendono:
L’ecografia, per stabilire se la tiroide è ingrossata
Scintigrafie
In una scintigrafia, il medico somministra una piccola quantità di iodio radioattivo. Poiché la tiroide necessita di iodio, capta e trattiene lo iodio radioattivo. Il medico rileva lo iodio radioattivo con una particolare apparecchiatura. Se la tiroide non funziona correttamente, non capterà lo iodio normalmente. L’apparecchiatura può inoltre rilevare eventuali piccole neoformazioni (noduli) sulla tiroide. La quantità di radiazioni utilizzata durante una scintigrafia è minima e non procura danni.
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