Sei stressato? Sei in ansia? Può succedere! E, anzi, è un’evenienza molto comune!
Cosa puoi fare, però, quando tutte le risorse che già conosci e di cui sei già in possesso non bastano più per darti sollievo? Cosa fare quando i sintomi dell’Ansia sono diventati troppo difficili da gestire? A chi rivolgersi nel sospetto di soffrire di un Disturbo d’Ansia?
Ecco alcuni consigli
1. Rivolgiti ad uno/a Specialista
La persona più adatta è quella che ha conseguito il titolo di Psicoterapeuta. Può trattarsi quindi di uno/a psicologo/a o di un Medico che hanno seguito una Scuola di Psicoterapia, oppure di uno/a Psichiatra. In ogni caso, il/la Terapeuta può assisterti mostrandoti le strategie più salutari e efficienti per gestire gli eventi stressanti
La Psicoterapia è un percorso collaborativo in cui la persona e la terapeuta lavorano insieme per identificare le specifiche preoccupazioni dell’utente e sviluppare così delle tecniche per tener testa agli stati d’ansia e riguadagnare così il controllo. All’individuo che si rivolge ad un professionista verrà, quindi, richiesto di provare a mettere in pratica certi meccanismi al di fuori delle sedute di terapia; verrà spronato a mettersi alla prova e ad avvicinarsi alle situazioni stressogene, ma con delle armi in più e con un nuovo obiettivo: provare a domarle.
La terapista non ti forzerà mai in alcun modo, anzi, in ogni momento ti inviterà ad esprimere i tuoi dubbi e le tue preoccupazioni a riguardo, poiché l’intera relazione si basa sulla reciproca collaborazione.
Una particolare forma di psicoterapia molto efficace in questo contesto è quella cognitivo-comportamentale (CBT – Cognitive-Behavioural Therapy). In questa forma di trattamento l’individuo viene aiutato ad identificare e a comprendere quali siano i propri agenti stressogeni, focalizzando i momenti e le situazioni in cui essi si presentano, così come le varie facce con cui possono manifestarsi. Durante la terapia si è inoltre invitati a realizzare quanto i propri pensieri e le proprie rimuginazioni contribuiscano all’instaurarsi e al mantenersi dei sintomi d’ansia avvertiti.
Le persone che convivono con l’ansia potranno così provare a cambiare questi schemi mentali, riducendo la probabilità che l’Ansia si manifesti, o quanto meno far sì che nell’evenienza in cui compaia, possa avere un’intensità minore. La componente comportamentale della terapia spinge invece a modificare tutti quegli atteggiamenti e modi di fare che sono conseguenza stessa dell’Ansia e che contribuiscono a mantenerla.
Altre possibili forme di terapia proposte dalla professionista della salute mentale possono includere forme specifiche di CBT (MBSR - Mindullness Based Stress Reduction; ASM - Attention Bias Modification) oppure forme di Terapia Psicodinamica (PDT - Psychodinamic Therapy), nonché forme di terapia di gruppo e/o la terapia familiare. Non spaventarti di fronte a tutte queste scelte! Chiedi sempre spiegazioni al professionista e fatti aiutare dalla tua medica di fiducia per costruire il percorso più adatto a te.
In ogni caso bisogna attendere alcuni mesi di psicoterapia prima di poter osservare dei risultati poiché soprattutto le prime sedute, sono indirizzate all’instaurarsi di quella relazione di reciproca collaborazione che è indispensabile affinché il percorso comune di cura possa avere inizio.
Per trovare il professionista più adatto a te rivolgiti al Centro di Salute Mentale (CSM o Centro Psico-Sociale CPS in alcune regioni) della tua Azienda Sanitaria Locale (ASL) oppure cerca una psicologa iscritta all’ordine degli psicologi della tua provincia. In alternativa puoi sempre rivolgerti ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale più vicino, In alternativa, ancora, è possibile trovare uno psicologo in molti dei Consultori presenti sul territorio.
Ricorda che per accedere ad una qualunque di queste strutture NON AVRAI BISOGNO di richiedere prima l’impegnativa o ricetta dal tuo medico curante, basta semplicemente presentarsi lì, esporre le proprie necessità e chiedere aiuto alle figure professionali presenti.
Talvolta, può essere necessario iniziare una terapia farmacologica, che può essere prescritta solo da uno psichiatra. Questi trattamenti farmacologici hanno lo scopo di intervenire su quei circuiti neuronali che possono essere eccessivamente stimolati nella persona che convive con l’Ansia, cercando quindi di portarli a livelli di attività normali, più fisiologici e più facili da gestire per l’individuo. Nel dubbio sulla natura e sul funzionamento di questi farmaci, è utile che tu chieda consiglio al tuo medico di fiducia.
2. Coltiva benessere ogni giorno
Qui di seguito, invece, puoi trovare una serie di tecniche e piccoli suggerimenti volti ad aiutarti a gestire lo stress cronico conseguente alla tua vita frenetica oppure all’Ansia situazionale, quella che inizia a farsi sentire in vicinanza di un grande evento e che col passare dei giorni monta sempre più, col rischio di farti mandare tutto all’aria.
- Resta in ascolto: impara a riconoscere le risposte messe in atto dal tuo corpo; si tratti di insonnia o di improvvisa necessità di dedicarti di più a certe attività a scapito di altre oppure ancora di irritabilità o stanchezza. Ricorda che non sempre l’Ansia e lo Stress si presentano allo stesso modo ed è quindi possibile che, anche se in passato hai già sentito dello Stress e ne hai correttamente individuato i sintomi, un giorno questo si ripresenti con delle manifestazioni tutte nuove! Chiediti sempre dunque se è presente nella tua vita un agente stressante che può essere comparso e aver così provocato il tuo senso di tensione. Presta particolare attenzione ai tuoi pensieri, al loro contenuto e alla frequenza con cui tendono a ripresentarsi.
- Rivolgiti al tuo medico di fiducia: è il medico alla più rapida portata di tutti noi e a cui più agilmente possiamo chiedere di interpretare i nostri sintomi a scanso di equivoci. Non sempre è possibile, però, che sia il tuo medico di famiglia a fare la prima mossa! E se hai il sospetto che si possa trattare di Ansia o Stress, sii chiaro e domandalo esplicitamente e ricorda che in qualunque momento puoi rivolgerti ai CSM (o CPS) e agli SPDC.
- Fai esercizio fisico: l’attività aerobica costante, con almeno 30 minuti al giorno, oltre al benessere corporeo, aiuta a migliorare il proprio stato emotivo. È proprio vero che la sedentarietà fa sempre male! Se non sai da dove cominciare, però, rivolgiti ad un professionista come un personal trainer che ti potrà indicare i primi step e soprattutto ti aiuterà a svolgere i tuoi esercizi in sicurezza, senza rischio che ti strappi qualche muscolo, o peggio!
- Impara qualche semplice esercizio di rilassamento: che si tratti di forme di meditazione o semplici tecniche concentrate sul respiro, le attività volte a ridurre lo stress possono essere di aiuto se praticate con costanza. Molte meno informazioni sono disponibili, invece, per quelle tecniche di meditazione in movimento come lo yoga o il tai-chi per le quali dunque è possibile aspettarsi meno benefici rispetto alle tecniche più classiche. In ogni caso rivolgiti sempre ad un istruttore con adeguata esperienza per capire bene cosa aspettarti e come cominciare.
- Abbi cautela con le pratiche alternative: l’agopuntura, la musicoterapia, le terapie con massaggi sembrano alleviare lo stress in alcune persone, ma le informazioni in merito sono contrastanti per cui non è possibile consigliarle a tutti con certezza. Ricorda che soprattutto riguardo alle tecniche che prevedono l’ipnosi è di fondamentale importanza rivolgersi prima di tutto a personale qualificato ed esperto in materia di salute mentale.
- Impara a pianificare: identifica degli obiettivi raggiungibili e delle valide priorità da perseguire nelle tue giornate; tutto ciò può essere di aiuto nel gestire le attività del quotidiano e dunque nell’imparare a concedere i giusti spazi tanto agli agenti stressogeni che inevitabilmente richiedono la tua attenzione quanto alle tecniche di rilassamento che invece permettono di ricaricarti.
- Resta in contatto: ove possibile, cerca gruppi di supporto di persone che stanno affrontando le tue stesse difficoltà o anche soltanto sii disponibile a condividere le tue esperienze con le persone a te care, in entrambi casi puoi cercare consigli e supporto.
Ricorda sempre, però, che se queste tecniche appena descritte possono andar bene per le forme più leggere e magari familiari di Ansia, come quelle più vicine allo Stress della vita quotidiana, possono però non esserlo affatto per le persone che soffrono dei ben più severi Disturbi d’Ansia, le quali trovano giovamento soprattutto dall’aiuto di un professionista della salute mentale e dalla combinazione di più opzioni terapeutiche. Quando in dubbio, quindi, è sempre una buona idea chiedere l’aiuto di una figura professionale.
In ogni caso, infine, non affidarti soltanto all’esperienza e all’opinione altrui! Sia che si tratti di una persona che vive la tua stessa situazione e che ti ha dato dei suggerimenti, sia che si tratti dei consigli di un caro amico!
Ciò che ha funzionato per gli altri, può non andar bene per te; ciascuno di noi ha i propri sintomi e convive con i propri pensieri: non procedere a tentoni, ma piuttosto chiedi aiuto al tuo medico di fiducia.
Dott. Christian Nasti OM Siena e il Team di Icaroe
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