Nel 1998 la prestigiosa rivista Lancet pubblicò uno studio che possiamo definire come il capostipite delle fake-news sui vaccini.
Lo studio, condotto su dodici bambini inglesi, metteva in correlazione la vaccinazione MPR (morbillo, parotite e rosolia) e l’enterocolite autistica, ovvero un insieme di problematiche del tratto gastrointestinale e disturbi dello spettro autistico.
In questa ricerca si sosteneva che i disturbi fossero insorti dopo la somministrazione del vaccino trivalente. (1)
L’autore è Andrew Wakefield, un ex-medico inglese che parlava della sua scoperta come “una nuova forma di autismo correlata alle vaccinazioni”.
Lo studio ebbe un impatto notevolissimo: negli anni successivi la copertura vaccinale nel Regno Unito e in altri Paesi industrializzati crollò vertiginosamente, causando un aumento drastico dei casi di morbillo, parotite e rosolia e delle loro complicanze.(2)
Negli anni successivi la comunità scientifica si adoperò per riprodurre i risultati riportati da Wakefield, ma nessun ricercatore riuscì a confermare quei risultati.
Non solo non era stata trovata alcuna correlazione clinica tra vaccino, disturbi gastrointestinali e autismo, ma anche studi di popolazione mostravano come i casi di autismo registrati non erano in correlazione con la copertura vaccinale. (3,4,5).
È però grazie soprattutto alla stampa che è stato dimostrato come lo studio di Wakefield non fosse solamente un falso, ma avesse rappresentato addirittura una frode.
Un giornalista del Sunday Times, Brian Deer, condusse nel 2004 un’inchiesta giornalistica (6) poi pubblicata dal British Medical Journal (7) che dimostrò come Wakefield non fosse mosso da fini scientifici, bensì da ragioni commerciali: poco prima della pubblicazione dell’articolo su Lancet aveva infatti depositato presso l’Ufficio Brevetti di Londra un progetto per sviluppare un nuovo vaccino contro il morbillo e una serie di cure da lui inventate contro varie malattie intestinali e l’autismo.
Deer dimostrò inoltre che alcuni dei bambini coinvolti nello studio di Wakefield non avevano mai ricevuto una diagnosi di autismo, mentre altri non manifestavano alcun sintomo compatibile. Altri ancora avevano ricevuto una diagnosi prima della somministrazione del vaccino trivalente.
Inoltre, nel tratto gastro-intestinale di alcuni dei bambini dello studio non venne riscontrato alcun materiale genetico dei virus MPR.
Tutti i bambini coinvolti nello studio di Wakefield erano ricoverati nello stesso ospedale: alcuni di essi venivano sottoposti a indagini invasive, come la colonscopia, senza il consenso dei genitori.
Infine, egli ricevette ben 150 sterline l’ora da un avvocato, Richard Barr, intenzionato ad avviare una causa milionaria contro le case produttrici del vaccino trivalente: gli serviva una ricerca scientifica costruita ad hoc per poter dimostrare in modo convincente i danni da vaccino.
Nel 2010 Wakefield venne radiato e il Lancet ritirò l’articolo.
Numerosi studi negli anni successivi hanno smentito la correlazione tra vaccinazioni e autismo:
Le diagnosi di disturbo dello spettro autistico non sono aumentate nonostante gli aumenti di copertura del vaccino MPR (8) e non sono diminuiti in Paesi in cui hanno sperimentato alternative vaccinali, come il Giappone (9);
L’associazione temporale tra la manifestazione dei disturbi dello spettro autistico e le vaccinazioni desta grande preoccupazione in molti genitori: una correlazione temporale non determina però una correlazione causa-effetto;
I disturbi dello spettro autistico sono in generale aumento per una maggiore conoscenza dell’argomento e per un miglioramento dei criteri diagnostici (11);
Se la correlazione tra autismo e vaccini fosse vera, i bambini vaccinati vedrebbero un aumento dell’incidenza dei disturbi dello spettro autistico rispetto ai bambini non vaccinati, e questo non risulta da nessuno studio. (12)
Wakefield attualmente continua a professare la sua innocenza accusando le istituzioni di essere colluse con le industrie farmaceutiche: la maggior parte degli studi che hanno confutato la sua tesi è stata però condotta da ricercatori indipendenti.
Nonostante lo studio di Wakefield sia stato ampiamente smentito, viene ancora difeso da molti sostenitori di tesi anti-vacciniste: raccontare la storia di Wakefield è fondamentale per ricordare quanto poco serva per distruggere e quanto difficile sia ricostruire.
La magistratura inoltre ha spesso contribuito a screditare l’operato dei ricercatori e delle istituzioni, stabilendo - senza alcuna prova scientifica - un nesso di causalità tra autismo regressivo e vaccinazione MPR, in alcune sentenze di risarcimento.
La scienza però non può porsi in posizione di scontro nei confronti della paura, deve trovare piuttosto dei mezzi comunicativi corretti per permettere alle persone di accettare le evidenze: cosa stiamo sbagliando ancora?
Il team di Icaroe
FONTI
Wakefield AJ, Murch SH, Anthony A et al. Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis, and pervasive developmental disorder in children. Lancet. 1998; 28; 351(9103): 637-41.
WHO. Global Health Observatory Data Repository. Immunization: Measles (MCV) by WHO Region
Peltola H, Patja A, Leinikki P, Valle M, Davidkin I, Paunio M. No evidence for measles, mumps, and rubella vaccine-associated inflammatory bowel disease or autism in a 14-year prospective study. Lancet. 1998 May 2;351(9112):1327-8.
Wilson K, Mills E, Ross C, McGowan J, Jadad A. Association of autistic spectrum disorder and the measles, mumps, and rubella vaccine: a systematic review of current epidemiological evidence. Arch Pediatr Adolesc Med. 2003; 157(7):628-34.
DeStefano F, Thompson WW. MMR vaccine and autism: an update of the scientific evidence. Expert Rev Vaccines. 2004; 3(1):19-22
Deer B. Revealed: MMR research scandal. The Sunday Times, February 22, 2004 http:// briandeer.com/mmr/lancet-deer-1.htm
Deer B. Secrets of the MMR scare . How the vaccine crisis was meant to make money. BMJ. 2011 Jan 11;342:c5258
Kaye JA, Melero-Montes MM, Jick H. Mumps, measles, and rubella vaccine and the incidence of autism recorded by general practitioners: a time-trend analysis. BMJ. 2001; 322:460-3.
Honda H, Shimizu Y, Rutter M. No effect of MMR withdrawal on the incidence of autism: a total population study. J Child Psychol Psychiatry. 2005;46(6):572-9.
Merrick J, Kandel I, Morad M. Trends in autism. Int J Adolesc Med Health. 2004;16(1):75-8.
Dales L, Hammer SJ, Smith NJ. Time trends in autism and in MMR immunization coverage in California. JAMA. 2001 Mar 7;285(9):1183-5.
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