La pandemia da SARS-CoV-2 ha acceso i riflettori sulla campagna vaccinale antinfluenzale 2020 e dato lo slancio per alcune proposte di obbligatorietà del vaccino in determinate fasce di popolazione (anziani e operatori sanitari).
La vaccinazione è un’arma di prevenzione attuata tramite la somministrazione intramuscolare di una o più dosi (nei bambini).
Quali vaccini esistono in Italia?
I vaccini disponibili sono inattivati ovvero contengono parti di virus, i trivalenti contengono due virus di tipo A e uno di tipo B mentre i quadrivalenti hanno un virus aggiuntivo di tipo B. I vaccini adiuvati sono riservati alla popolazione più anziana, perché evocano una risposta più intensa del sistema immunitario che negli anziani è meno reattivo.
A chi è raccomandata la vaccinazione?
Alle persone più a rischio di sviluppare complicanze o ricoveri legati all’influenza:
• • donne in gravidanza e post-partum;
• • sopra ai 65 anni;
• • ospiti presso strutture a lungo degenza;
• • addetti a servizi pubblici di primario interesse per la collettività;
• • lavoratori a contatto con animali che potrebbero portare virus influenzali non umani;
• • donatori di sangue.
Alcune patologie aumentano i rischi legati all’influenza (cardiopatie, tumori etc…), per questo motivo occorre consultare il proprio curante per sapere se si rientra in una categoria a rischio per patologia.
Inoltre, la vaccinazione è raccomandata per gli operatori sanitari.
Per chi è gratuito il vaccino?
Tutte le categorie sopra elencate e per quest’anno anche tra i 60 e 65 anni.
A chi mi devo rivolgere per vaccinarmi?
Al pediatra di libera scelta, al medico curante oppure al Dipartimento di prevenzione della ASL (Azienda Sanitaria Locale). In caso di acquisto autonomo del vaccino, ci si può rivolgere al proprio curante per la somministrazione.
Quando devo vaccinarmi?
Il vaccino impiega 2-4 settimane prima di essere pienamente efficace e l’effetto si affievolisce in 6-8 mesi, per questo motivo la campagna vaccinale 2020 avrà inizio a Ottobre e terminerà a inverno inoltrato. In qualsiasi momento sarà possibile effettuare la vaccinazione.
Mi sono vaccinato e mi viene la febbre dopo un paio di mesi, ne deduco che è COVID19?
No. Il vaccino non ha un’efficacia del 100% per cui è possibile contrarre l’influenza anche se ho effettuato il vaccino; è altresì possibile aver contratto un ceppo virale non presente nel vaccino, come anche un virus parainfluenzale o altri virus non influenzali. La diagnosi di COVID19 richiede in ogni caso un test diagnostico specifico (il tampone per la ricerca di genoma virale).
Allora perché viene così caldamente raccomandato?
Il vaccino rimane ad oggi la migliore arma preventiva per le categorie a rischio.
Inoltre, si prevede un aumento del carico assistenziale legato al COVID19 nella stagione invernale, che andrà a sommarsi a quello causato dall’influenza.
Quali sono gli effetti indesiderati del vaccino?
Dolenzia e arrossamento del sito di iniezione sono i più comuni. Meno frequentemente compaiono febbre, dolori muscolari/articolari e cefalea. Si manifestano entro 6-12 ore ed è sufficiente trattarli con farmaci sintomatici, poiché si risolvono spontaneamente nell’arco di 1-2 giorni. I vaccini adiuvati possono causare maggiormente reazioni allergiche. Non è possibile contrarre l’influenza dal vaccino in quanto non contiene il virus.
Ci sono controindicazioni alla vaccinazione?
Sì, vediamo le reali controindicazioni:
• • meno di 6 mesi di età;
• • reazione anafilattica ad una precedente vaccinazione o a sue componenti;
• • malattia di media e grave entità in atto (controindicazione momentanea);
• • malattia di Guillain-Barré insorta entro 6 settimane dalla vaccinazione antinfluenzale.
Per qualsiasi dubbio è importante chiedere e confrontarsi con il proprio medico.
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