Che conseguenze hanno gli incendi sulla nostra salute?
- Team Icaroe
- 16 gen 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Incendi e aria inquinata: il contesto
Gli incendi australiani - che in questi giorni riempiono i TG, giornali e le nostre bacheche facebook e instagram - sono effettivamente un grande problema per la nostra salute. Come già abbiamo spiegato qui e qui la nostra salute dipende da vari fattori, tra cui l’ambiente e le condizioni socio-economiche in cui viviamo. Pertanto gli incendi, che coinvolgono 60.000 km quadrati di superficie (10000 volte la superficie della pianura padana), hanno un impatto notevole e si stima che circa un terzo degli australiani sarà colpito più o meno direttamente da questi avvenimenti [1].
I danni maggiori per la salute sono dovuti al rilascio del fumo nell’atmosfera, quindi a una peggiore qualità dell’aria e ad oggi le stime dicono che i morti ammontano a circa 30 persone, che ci sono migliaia di evacuati e un miliardo di animali morti (numeri indicativi ma importanti). Il fumo proveniente dagli incendi è così tanto che il sole è stato oscurato per giorni in molte città e in Nuova Zelanda, a oltre 2000 km di distanza, nevi e ghiacciai sono diventati color marrone.
In generale, è sempre il famoso particolato (PM) di cui parlavamo anche nello scorso articolo a causare la maggior parte dei problemi di salute. Per quanto riguarda le dimensioni, tutte le particelle con un diametro inferiore a 10 micrometri (µm) possono entrare nel tratto respiratorio, ma quelle con un diametro inferiore a 2,5 µm (particelle "fini") sono particolarmente preoccupanti perché sono abbastanza piccole da penetrare in profondità nei polmoni, raggiungere quindi il flusso sanguigno ed essere poi trasportate ad altri tessuti (cuore, vasi, cervello, ecc).

Incendi e cambiamento climatico: perchè sono aumentati
Sempre per tornare al discorso iniziato qualche giorno fa riguardo l’indice di qualità dell’aria, il 1 gennaio Canberra - capitale dell’Australia - risultava essere la città più inquinata del mondo.
Ma che relazione hanno gli incendi col cambiamento climatico? Tra i due non c’è un effetto esattamente diretto; anzi, come avrete letto in molti altri articoli in questi giorni, il fatto che esistano incendi in queste zone è normale, e anzi serve per mantenere l’equilibrio di quell’ecosistema. Il problema però è che il riscaldamento globale sta rendendo molto più estreme le condizioni che portano un incendio a svilupparsi: temperature più alte, ondate di calore più frequenti, siccità che rende la vegetazione infiammabile. La stagione degli incendi inizia quindi molto prima e diventa più lunga, e gli incendi diventano sempre più numerosi e devastanti.
L’altra accusa mossa al governo australiano in questi giorni è che l’Australia è sempre stata il maggiore esportatore di carbone al mondo e ha spesso cercato di contrastare gli accordi sul clima (se volete saperne di più, continuate a seguire Icaroe nei prossimi giorni!), minimizzando perfino il ruolo dei combustibili fossili nel contribuire in maniera sostanziale ai fattori che hanno portato alla catastrofe a cui stiamo assistendo. [2]
Incendi e salute: conseguenze a breve e lungo termine
Breve termine
Cosa sappiamo degli effetti degli incendi nel breve e lungo periodo per la nostra salute? Nonostante incendi di questa portata siano assai rari anche se sempre più frequenti, sono stati realizzati alcuni studi che hanno preso in esame gli incendi avvenuti in Indonesia nel 1997, esaminandone gli effetti dopo anni.
Sebbene gli incendi in questione nel complesso avessero una minore estensione (50.000 chilometri quadrati) rispetto a quello che sta avvenendo in Australia (60.000 chilometri quadrati e destinato ad ampliarsi) possiamo assumere che l’impatto sulla salute delle persone sarà simile.
Questi studi, condotti da varie Università degli Stati Uniti [3] grazie anche ai numerosi dati raccolti dal governo indonesiano tra il 1997 e il 2007, hanno evidenziato che questo inquinamento colpisce negativamente soprattutto i bambini e gli anziani.
Nel breve termine, i bambini esposti possono sviluppare un'infezione respiratoria acuta, condizione che porta frequentemente alla morte, mentre l'esposizione ai fumi durante la gravidanza porta ad un aumento del rischio di mortalità infantile e ad una serie di altri problemi di salute per i sopravvissuti (problemi respiratori, basso peso alla nascita, alterazioni della pressione sanguigna e persino problemi di salute mentale e cognitivi).
Sebbene non siano così gravemente colpiti, gli adulti non sono immuni da questi avvenimenti. L'inquinamento può causare problemi respiratori, difficoltà nell'esecuzione di determinati compiti fisici e un’aumentata mortalità nei più anziani o malati.
Lungo termine
L'inquinamento sul lungo termine provoca gravi danni alla salute in termini di:
capacità polmonare, ovvero i volumi di aria che possono essere contenuti nei polmoni
stato di salute generale (GHS, General Health Status)
difficoltà con le attività di routine in età avanzata (ADL, Activties of Daily Living)
Si è visto che l'inquinamento sul lungo termine influisce in misura maggiore sulle persone più anziane di quanto non colpisca i giovani, a differenza del breve termine in cui gli effetti maggiori si hanno su neonati e bambini piccoli. Inoltre è interessante notare che gli uomini sembrano essere maggiormente colpiti dall'inquinamento quando si analizzano misure sanitarie oggettive (es. capacità polmonare), mentre le donne sono più numerose interessato quando vengono prese in considerazione misure sanitarie soggettive (es. stato di salute generale).
Un'altra questione importante che gli studi hanno riportato è costituita dagli effetti diretti a lungo termine dell'inquinamento sull'accumulo di capitale umano e su altri indicatori socioeconomici. Gravi episodi di inquinamento come quello indonesiano potrebbe non solo aumentare la mortalità infantile, ma anche causare ritardi e ritardi nel normale sviluppo dei bambini sopravvissuti. Tali episodi potrebbero interessare anche gli adulti che lavorano se gli effetti collaterali a breve termine sono abbastanza grandi da influenzare la loro carriera. Ad esempio, gli adulti che lavorano potrebbero sperimentare gravi problemi respiratori che influenzeranno temporaneamente le loro prestazioni lavorative, che potrebbe comportare la perdita del posto di lavoro e il grave pericolo per la loro vita economica.

Salute mentale
Un altro aspetto totalmente sottovalutato e poco studiato in questi frangenti è quello delle conseguenze per la salute mentale delle persone che si trovano coinvolte in questi avvenimenti. Infatti sia dopo gli incendi Californiani del 2003 che quelli Australiani del 1983 sono stati rilevati segni di sofferenza psicologica, tra cui depressione e disturbi da stress post-traumatico in circa ⅓ della popolazione, anche a distanza di mesi dagli incendi. [4]
Il team di Icaroe
Fonti e risorse
[2] Richard Flanagan, New York Times https://www.nytimes.com/2020/01/03/opinion/australia-fires-climate-change.html
[3] Younoh Kim, Scott Knowles, James Manley and Vlad Radoias, Long-Run Health Consequences of Air Pollution: Evidence from Indonesia’s Forest Fires of 1997 Working Paper No. 2016-11, Towson University (http://webapps.towson.edu/cbe/economics/workingpapers/2016-11.pdf); Elizabeth Frankenberg, Douglas McKee, Duncan Thomas, Health Consequences of Forest Fires in Indonesia, UCLA 2004 (https://escholarship.org/content/qt0f45c6xr/qt0f45c6xr.pdf)
[4] Jonathan Laugharne, Gill Van de Watt and Aleksandar Janca, After the fire: the mental health consequences of fire disasters, Current Opinion in Psichiatry 2011, 24: 72-77
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