La gravidanza è sicuramente un momento delicato della vita, e sempre più spesso sentiamo parlare di pianificazione della gravidanza, un concetto che si è dimostrato di vitale importanza perché permette di intraprendere un percorso più sicuro sotto molti aspetti.
Ci teniamo a sottolineare, prima di iniziare, che la trattazione di questo argomento in alcun modo è mirata a discriminare o svalutare gravidanze non programmate.
Ci teniamo inoltre a sottolineare l’importanza, anche in questo caso, dell’utilizzo di un linguaggio inclusivo verso ogni genere, dato che la possibilità di intraprendere una gravidanza è sì legata al corpo femminile, ma non all’identità della persona che compie questa scelta.
Per periodo preconcezionale si intende il periodo che va dal momento in cui la coppia decide di affrontare una (nuova) gravidanza fino al momento in cui avviene il concepimento. E’ un periodo molto importante, perché quasi tutte le tappe fondamentali dello sviluppo embrionale avvengono nei primi giorni dopo il concepimento o comunque nelle prime settimane di gravidanza, mentre la donna scopre di essere effettivamente incinta solo intorno alla 2°-4° settimana. Questo vuol dire che il modo migliore per proteggere il feto nelle prime fasi della gestazione è comportarsi nel periodo preconcezionale esattamente come ci si comporterebbe durante la gravidanza stessa. L’importanza di questo periodo è riconosciuta anche dal Sistema Sanitario Nazionale, che infatti ha incluso alcuni esami nei Livelli Essenziali di Assistenza (e quindi sono gratuiti) proprio a scopo pre-concezionale.
Cosa significa programmare una gravidanza?
Programmare una gravidanza significa innanzitutto prendere consapevolezza dei cambiamenti che questa scelta inevitabilmente porterà con sé, anche nella vita di tutti i giorni. Può capitare, ed è assolutamente normale, sentirsi preoccupat* ed avvertire un certo stress al pensiero di tutto questo, così come è normale porsi domande sulle conseguenze che questa scelta avrà sul rapporto con il/la partner, a livello economico, a livello sociale/familiare e così via. Non devi preoccuparti: quello che puoi fare è rivolgerti al/la tuo/a MMG, che potrà darti dei consigli ed indirizzarti verso le strutture ed i servizi più idonei a far fronte alle tue esigenze. Esistono in molte città consultori che forniscono supporto psicologico sia alla madre che alla coppia o che semplicemente possono rispondere alle molte domande che è fisiologico porsi. Affrontare questo percorso con tranquillità è il primo passo per una gestazione sana.
A chi rivolgersi?
Una volta che avrai deciso, rivolgiti a dei professionisti. Sicuramente una figura importantissima in questo percorso, e che ti seguirà da vicino durante tutta la gravidanza, è il/la ginecolog*, che tramite visite periodiche controllerà che la gestazione proceda fisiologicamente e che si prenderà cura di te e del/la bambin* se dovessero insorgere complicanze.
Ma è altrettanto fondamentale che tu ti rivolga al/la tuo/a MMG. Come forse già sai (in caso contrario, ne abbiamo parlato qua), l’MMG è la persona che segue la tua salute in tutti i suoi aspetti, dalla gestione delle malattie croniche, come il diabete, a problemi acuti come un’influenza o una polmonite, e nella vita di tutti i giorni , quindi è opportuno informarl* della tua scelta in modo che possa indirizzarti verso il corretto percorso da seguire. Inoltre, potrà svolgere una prima visita pre-concezionale, per raccogliere un’accurata anamnesi (così da individuare eventuali problematiche anche ereditarie presenti in famiglia e di cui si deve tener conto) e soprattutto per trattare, se presenti, alcune patologie di base che devono essere controllate prima di iniziare la gestazione. Se sai già di soffrire di alcune patologie croniche, anche in questo caso devi rivolgerti al/la MMG, perché potrà valutare il tuo stato di salute ed eventuali misure da intraprendere prima del concepimento, ad esempio modifiche nella terapia.
Le patologie a cui fare più attenzione in ottica pre-concezionale sono:
Asma;
Diabete mellito;
Epilessia;
Ipertensione;
Malattie o malformazioni cardiache;
Malattie infiammatorie croniche intestinali;
Malattie renali;
Malattie reumatiche;
Malattie tiroidee.
Ad esempio, se soffri di diabete è opportuno verificare non solo la glicemia, ossia la quantità di glucosio nel sangue, ma anche le concentrazioni nel sangue dell’emoglobina glicata, che indica l’andamento globale della patologia, e che quando inferiore al 6,1% dell’emoglobina totale indica un rischio di complicanze durante la gravidanza legate al diabete pari a quello della popolazione generale: se invece si iniziasse la gravidanza con valori più alti, il feto e la madre sarebbero esposti a un rischio maggiore. Analogamente, se soffri di epilessia è opportuno verificarne l’andamento e valutare modifiche nella terapia, specialmente se utilizzi acido valproico, che può causare malformazioni fetali.
Entrambe queste figure professionali esistono per prendersi cura della tua salute: questo significa anche rispondere alle tue domande ed aiutarti quando sei in difficoltà, quindi sentiti liber* di rivolgerti a loro ogni volta che ne hai bisogno!
Scegliere di intraprendere una gravidanza è un diritto
Ci teniamo inoltre a ricordarti che la scelta di intraprendere una gravidanza è un diritto umano, stabilito da numerosi documenti riconosciuti in tutto il mondo: è un tuo diritto decidere se avere figli, quanti averne e quando averli. Tuttavia, non sempre questo diritto viene riconosciuto, ad esempio in situazioni di violenza domestica o in caso di pressioni da parte dei familiari o del/la partner. Se pensi di essere in una situazione simile, non aver paura a cercare aiuto: ci sono servizi specifici in molte città che possono fare al caso tuo, e ad esempio puoi chiedere al tuo medico di fiducia di aiutarti. Ricordati inoltre che la violenza è un reato, e se pensi di esserne vittima (sia fisicamente che psicologicamente) puoi rivolgerti alle Forze dell’Ordine o chiamare il numero verde europeo 1522.
Il Team di Icaroe
Bibliografia
https://worldsexualhealth.net/wp-content/uploads/2013/08/declaration_of_sexual_rights_sep03_2014.pdf
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